Ho ripensato a quando avevo 16 anni. A quando stavo male per quel ragazzo. A quando ero riuscita a diventare così magra che i miei genitori si erano preoccupati. A quando mia mamma per farmi stare meglio mi portava in giro per la città. Quando ero così magra che le mie amiche ancora adesso se lo ricordano. Cazzo se ero felice. Non mangiavo perchè non avevo fame. Perchè amavo una persona che non mi ricambiava, perchè facevo una cagata dietro l'altra, perchè ero circondata da ragazze superficiali, perchè non me ne fregava niente dei voti che prendevo, di andare a letto presto la sera, di andare in discoteca al sabato e dover studiare la domenica, di partire senza una valigia, di tradire, di fumare, di bere. Si queste cose sono vere. Sono successe a me. Mi sembrava di stare una merda ma ero felice. Quel dolore mi teneva viva dentro.
Adesso invece non sento più nulla.
Non sono più nulla.
Sono una persona che vive di ricordi e basta.
Che organizza la sua esistenza.
Che conta le calorie.
Che si strafoga di merdate fino a vomitare.
Dov'è finita la leggerezza con cui prendevo la mia vita? Persino questa parte brutta della mia vita che sta con me da 5 anni? Non lo so.
Che schifo di giornata oggi. Ho avuto un attacco di abbuffata fino a sentirmi male. E' stato un crescendo.
Ho fame: una mela. Ho ancora fame: un'altra mela. Nono ho più fame: un pacco di taralli, una stecca di biscotti gran turchese, due fette di torta e 2 tazze di latte. Vomito.
Non ci riesco.
Devo organizzarmi. Devo contare,contare e contare. Il mio stomaco si è preso troppe libertà in questi giorni.