venerdì 30 settembre 2011

Si ricomincia.

Ogni mattina mi sveglio che ho voglia di piangere.
Qualsiasi cosa mi venga detta, ho voglia di piangere.
Voglio tornare bambina per poter piangere.

Sono usciti i risultati di tedesco e inglese, in entrambi i casi sono nella classe di livello più alto. Lunedì si ricomincia, ho un sacco di ore, e pochissimo tempo per mangiare.

Spero di prendere bei voti. Ma soprattutto spero di dimagrire. Voglio concentrarmi solo su queste due cose quest'anno. Scuola e peso. Scuola e peso. Scuola e peso.



M.

giovedì 29 settembre 2011

Brutte notizie.

Stamattina colazione con il mio ragazzo:

"Stai scherzando spero.. Pesi anche il latte??"
"Si.. mi serve per regolarmi.. se ne metto troppo il caffè mi fa schifo.. pesarlo non mi costa nulla!"
" Ah.. okay! Ma non mangi niente?"
"Mhh.. no, la cena di ieri mi ha lasciato acidità"
"Ok.. io invece mangio la nutella alla faccia tua"

A letto:

"Sei magra"
"Bah...."
"Guarda che sono serio"


Ieri sera sono andata ad una festa, a casa di una mia amica. Ho fatto una torta cocco e nutella, i canestrelli e dei dolcetti al cocco. Tutto il pomeriggio a cucinare. Non so quante calorie ho assunto ieri, davvero. Quando vado a cena fuori non riesco a contenermi, mi piace far credere alle persone che ho una vita normale, che mangio tanto e che nonostante ciò sono magra, che non sto male pensando al cibo. Una mia amica non è venuta perchè è a dieta, che testa di cazzo. E' proprio una testa di cazzo, così è troppo facile.
Vorrei descrivervi tutto quello che c'era da mangiare.

Antipasto:
patatine
pop-corn
tramezzini
bruschette
salatini
Primo:
Lasagne alla bolognese
Lasagne al pesto
Dolce:
Torta alla frutta
Torta al cocco
Canestrelli
Dolcettin al cocco
Bevande:
Birra
Vino
Fanta
Coca
The

Non c'era acqua sul tavolo, giuro.

Oggi non ho mangiato quasi nulla e stasera lavoro al pub. Essendo l'unica cameriera sarò al centro dell'attenzione. Spero che questo possa far bene alla mia autostima.

Ah a proposito di brutte notizie, mio papà ha lasciato in giro degli esiti di un esame, li ho aperti, forse ha un tumore e non mi ha detto nulla. Domenica voglio andare in chiesa.


Bye.



M. Luglio 2011

martedì 27 settembre 2011

Mio fratello.

Stamattina sveglia alle 8. Stesso peso di ieri,  non mi aspettavo miracoli, ho deciso di non mettermi troppa fretta per adesso, tanto la bilancia è testarda e fa quello che vuole lei. Odio alzarmi presto perchè mi viene da fare colazione e addirittura merenda, ma mi sono trattenuta.

Sono andata in università a fare i test di livello di tedesco e inglese, quello di tedesco era formato da una parte di grammatica e da una comprensione del testo che, appunto, parlava di cibo. Diceva che di media nella vita un uomo mangia 32 maiali, 7 mucche e 300 polli. E' DISGUSTUSO.


 

Ci ho provato a diventare vegetariana giuro, ma poi ho temporaneamente smesso per la mia salute, è difficile stare a dieta e contemporanemente essere vegetariana.. ti ritrovi a non poter mangiare veramente nulla.
Un'altra novità dal fronte università è che ho trovato una compagna mezza skinny, una perfetta compagna "saltapranzi" diciamo. Una volta distribuivano degli jogurt interi della parmalat in omaggio, con tanto di cucchiaino e le lo ha rifiutato. Sorprendente. Io siccome sono una porca l'ho preso e l'ho mangiato subito. (vecchi tempi).

Parlando di cibo (tanto per cambiare) oggi avrei potuto saltare il pranzo, ma avevo troppa fame, dopo aver camminato e spremuto  le meningi tutta la mattinata per cercare di fare bene l'esame, quindi onde evitare danni sucessivi mi sono fatta un uovo, una bella botta di proteine che dovrebbero stimolare la perdita di peso, come dicono le mie amiche del forum.

Qualcuno si starà chiedendo cosa c'entra mio fratello in tutto ciò. Questo è il mio diario, la mia vita, e mio fratello fa parte della mia vita ma soprattutto della mia sofferenza. Lui ha 17 anni. In parte è anche stato la causa dei miei problemi direi. Da piccoli eravamo molto uniti, giochi, litigate e poi di nuovo giochi. Durante la prima adolescenza ha iniziato a chiudersi come un riccio, ad allontanarsi da me e a stare sempre fuori casa con i suoi amici. Era acido, presuntuoso e arrogante, aveva dentro una cattiveria nei miei confronti che non sapevo da dove venisse, e soprattutto era magro e non mangiava, e spesso io mi trovavo a dover mangiare ciò che lui avanzava perchè mi sentivo in colpa nie confronti di mia madre.
Si, forse l'ho odiato.
Non ci siamo parlati per un sacco di tempo dino a quando a Giugno mi ha confessato di essere gay. Ha svuotato il sacco. Mi ha raccontato tutto. Anni e anni di sofferenza, che io ho stupidamente ignorato. Non potete capire come mi sono sentita, come mi sento. Tuttora cerco di supplire alle mie mancanze, a tutte le volte in cui non ho ascoltato quello che in tutti questi anni a cercato di dirmi. A tutte le volte in cui avrei dovuto difenderlo e non l'ho fatto. Adesso ho capito che non odio mio fratello.
Io lo Amo.
*In realtà ho due fratelli, l'altro ha 14 anni. E' un santo, e mi vuole bene, anche io gliene voglio tanto! Posso dire solo questo di lui.

M. 1995


Ogni tanto mi domando se qualcuno che conosco prima o poi leggerà quello che scrivo. La risposta è si. Ma non mi interessa. Questa sono io. Prima o poi vi dirò nome e cognome, e vi darò anche il mio numero di cellulare. Non saranno un paio di foto della mia infanzia a fare la differenza.

lunedì 26 settembre 2011

Mi presento.

Mi chiamo M. ho 20 anni e vivo a Milano.
In reltà non è corretto dire che vivo a Milano, perchè vivo in uno stupidissimo ed inutile paesino di periferia. Quando ero piccola ed avevo ancora molti amici non mi dispiaceva vivere qui, adesso odio questo posto. Non vorrei fare altro che andarmene.. magari in Germania.

"C'è chi crede di essere felice andando a vivere da qualche altra parte, ma poi impara che non è così che funziona. Ovunque tu vada porti te stesso con te."

Il sentimento che mi accomuna di più è la nostalgia, nostalgia verso qualcosa che non c'è più. Nostalgia verso la mia infanzia, quando ancora ero figlia unica, quando i miei non litigavano, quando papà aveva i capelli folti e mamma non aveva le rughe, quando c'erano ancora i miei nonni, quando ero bella, quando ero amata, quando ero felice.

M. 1991

Lo scopo di questo blog non è farlo leggere alle persone, anzi meno persone lo leggeranno, meglio sarà. Il motivo per cui esiste questo blog è perchè mi sono stancata di stare in silenzio, ho bisogno di esprimermi tramite foto, video, colori e parole. Potrei farlo in forma cartacea, volendo. Ma mi sono anche stancata di scrivere sul mio diario incatenato, perchè fa sempre la solita fine. Scrivo scrivo e scrivo.. poi lo chiudo in un cassetto e non scrivo più, e dopo un mese circa lo riapro e strappo tutte le pagine che avevo riempito. Perchè mi sento così sciocca. E mi sentirò altrettanto sciocca quando tra una settimana rileggerò questo post.
Il fatto che qualche cristiano mi stia leggendo mi carica di una sorta di "responsabilità", la responsabilità di continuare a comporre la mia storia.

Per concludere vi parlerò del mio problema. Anche se in realtà non esiste. Infatti sono proprio i problemi che non esistono quelli che ci fanno soffrire maggiormente, sono i problemi che ci creiamo da soli che fanno più male. La nostra mente sa sempre dove andare a colpire per farci versare qualche lacrima.

Io non ho appena perso una persona che amo, non sono povera, non sono disabile, non ho i genitori divorziati, mia madre non si droga e mio padre non è un alcolista, non sono appena stata lasciata dal mio ragazzo e non soffro di malattie genetiche gravi.

Il mio problema è che sono insoddisfatta e inconsapevole di me stessa. Non mi piace la mia vita, non mi piace il mio carattere, non mi piacciono le mie amicizie, non mi piace la città in cui vivo, non mi piace quello che faccio, non mi piace il mondo, non mi piace la vita, non mi piaccio io. Non mi so accontentare. Il mio corpo è solo la valvola di sfogo su cui riversare tutta questa sofferenza. Il mio problema è che mi fa schifo tutto, che mi sento sempre sola, che mi sento inutile, che mi sento incompresa, che non riesco ad esprimermi. Di conseguenza non può che farmi schifo anche il mio corpo, non so in realtà dove sia il collegamento, ma so che c'è, anche se è molto sottile, quasi invisibile. Forse è solo un cazzutissimo modo per farmi del male. Forse è solo un modo per cercare me stessa.

C'è chi cerca sè stesso, la propria identità, nell'arte, nella pittura, nello sport, nel teatro. Io non ne sono all'altezza (così dicono). Io mi cerco nel mio corpo, nelle calorie e nella dieta. Il mio corpo è l'unica cosa che posso controllare, perchè la mia mente da tempo viaggia troppo lontana.

"La nostra identità è un inscindibile giudizio, che le persone esprimono sul nostro conto e continuamente confermano o correggono. Ciascuno di noi non è più solo una persona, ma è quello che riesce a dimostrare di essere, e questo ci carica di una forte responsabilità: dobbiamo rispondere di fronte a tutti delle nostre scelte e delle nostre idee, difenderle diventa un impresa insostenibile." M.