domenica 29 gennaio 2012

To be or not to be, that is the question.

Questo è ciò che dovrei essere secondo loro:





 Questo è ciò che sono:


Non sono nemmeno lontanamente vicina all'obiettivo che dovrei raggiungere, e non so nemmeno se 46 kg basterebbero, forse si basterebbero, ma devo prima riuscire ad arrivarci. Sento di essere arrivata al confine, al limite, se scelgo di perdere ancora peso devo rinunciare alla mia vita, se scelgo di rimanere così devo rinunciare al mio sogno.
Sentirsi  dire da un fotografo: "si è vero, in passerella vanno quelle magre, ma gli uomini preferiscono le ragazze in carne come te"  è veramente vergognoso.
"In carne? stai zitto, vecchio di merda, se solo sapessi quanto fatico per essere definita in carne" è quello che ho pensato ma non ho detto.



mercoledì 18 gennaio 2012

Cara mamma, caro papà.

Vi chiedo scusa. Vi chiedo scusa per tutte le cattiverie che ho scritto e che continuerò a scrivere, delle quali voi non siete nemmeno a conoscenza ma per le quali io mi sento tremendamente in colpa.
La notte ci penso e piango. Le cose che scrivo sono ricordi di una infanzia infelice, ma di certo non è colpa vostra. Normalmente i bambini sono spensierati e si fanno scivolare addosso le cose, e magari alcune nemmeno le percepiscono. Io invece sono sempre stata come una spugna, già da bambina ero troppo matura e sensibile. Tutte le parole che mi sono state dette, tutte le litigate, le sofferenze causate dai miei compagni sono state assorbite e adesso sono come il calcare. Non riesco più a scrostarle dalla mia pelle. Non è colpa vostra, non è colpa tua mamma. Quando quella volta mi hai chiesto cosa hai sbagliato per aver dato al mondo 1 figlio normale su 3, non sapevo cosa risponderti. Sono io che ho sbagliato, non tu. Sono io che ho una visione distorta della realtà e ogni cosa che fai la vedo come un gesto contro di me. Ma in fondo so che tutte le cose che dici sono tutte cose che dici per il mio bene e per la mia salute. Ma vedi io sono pazza, e se mi dici che devo mangiare penso che lo fai perchè vuoi essere più magra di me non perchè hai paura che io ricada in quell'anoressia grave di qualche anno fa.
Vi chiedo scusa se non mangio mai le cose buonissime che cucinate e se a volte non mi siedo nemmeno a tavola con voi . Se non vi aiuto anche se sono la figlia più grande. Se vi ho deluso dal punto di vista scolastico. Se continuerò a avere la mia visione paranoica del mondo nonostante la realtà dei fatti sia una sola: Voi siete i genitori migliori che si possano desiderare, mi accettate con la mia malattia, vi sacrificate per me e i miei fratelli dalla mattina alla sera senza dire nulla. Una cosa che è sicura a prescinedere da tutto ciò che scriverò in futuro è questa: vi voglio bene.

M.


martedì 17 gennaio 2012

Ecco perchè sono malata.

Ho provato ad immaginarmi diversa, ho provato ad immaginarmi senza i miei D.A ma non ci sono riuscita. L'unica cosa che sono riuscita a vedere è stata una ragazza grassa che non sarebbe mai più entrata nella taglia 38 e che non avrebbe mai più visto il 4 sulla bilancia, una ragazza grassa e triste invece che una ragazza magra e triste. Allora che cambia? Tanto vale rimanere così come sono e continuare a contare le calorie.

Ho provato a cercare le cause, e ci sono riuscita. Ma la cosa non mi è nuova. Ci sono diversi motivi.

Primo, io non ho voglia di crescere, non mi sento pronta, mi sento ancora una bambina che ha bisogno di aiuto e che ha bisogno di essere guidata in tutto quello che fa, necessito di una quantità esorbitante di attenzioni che vanno ben oltre le esigenze di un adulto normale. Io dentro sono ancora una stupida bambina, essere magra e nascondere le mie forme è solo un modo per sembrarlo anche da fuori, e inoltre è anche un modo per attirare l'attenzione della mia famiglia. Che egoista.

Secondo, ho passato la mia infanzia, in particolare dalla 3°elementare alla 2° media a sentirmi brutta, troppo alta rispetto agli altri coetanei e molto cicciottella. Il punto che lì lo ero veramente. E me lo dicevano tutti. Mia mamma, mia nonna, le amiche di mia mamma, mia zia.

"M. Sei diventata bella rotondella"
"M. stai attenta a quello che mangi, sei grassa, quando diventerai grande mi ringrazierai"
"M. basta mangiare dai, guarda le tue amiche"
"M. guarda che bella quella bambina nella pubblicità, è magra e graziosa"
"M. se stai male è solo perchè mangi troppo e non sai trattenerti, ti sta bene"

Penso di non essere ancora uscita da questa visione di me come un brutto anatroccolo, o meglio come un tacchino da fare al forno. Ma soprattutto devo continuare a vendicare quella bambina brutta che ero. Non posso ingrassare perchè non voglio tornare a sentirmi dire quelle cose.

Terzo, l'esempio di mia madre. Sempre a dire che è grassa e a fare diete. Io sono in eterna competizione con lei. A volte mi rimprovera persino se mangio.

Mamma : "M. hai mangiato tu le uova?"
Io: "Si mamma, perchè?"
Mamma: "Che palle, mangi sempre tutto quello che compro per la mia dieta non è possibile"
Io: "Mamma ma ho mangiato solo un uovo per pranzo, qual è il problema? Ce ne sono ancora in frigo!"
Mamma: "Si beh, ma voglio mangiarle sia stasere che domani, e per domani non ne ho più"
Io: "Okay, me lo ricorderò e la prossima volta non mangerò nulla"
Mamma: "Ma non ho detto questo... "
Io: "Lasciami in pace, ciao"

Porta sbattuta, mezzora di pianto, digiuno. Sembra una cazzata lo so, ma considerando che questo teatrino si ripete praticamente con ogni cosa che mangio, diventa una situazione veramente pesante da sopportare per me.